
Un inno alla vita in Blade Runner
L’impatto della settima arte nella cultura in poco più di cento anni è stato straordinariamente incisivo. Anche la nostra esperienza verbale quotidiana è segnata dal cinema e dalle sue frasi celebri e, in questo particolare ambito, è impossibile non ricordare il celebre monologo finale di Blade Runner (Ridley Scott, 1982), fra i più memorabili e citati, anche se molto spesso erroneamente. In attesa di poter vedere Blade Runner 2049 (Denis Villeneuve, 2017), seguito dell’opera proprio in questi giorni nelle sale cinematografiche, la mente torna agli ultimi momenti del primo capitolo: la fuga di Deckard e Rachael e, ancora prima, la struggente morte del replicante Roy Batty, probabilmente il più memorabile simbolo di questa storia. L’addio dell’androide e le sue ultime parole hanno un valore senza tempo e portano una domanda di grande peso: può un essere artificiale insegnare all’Uomo il valore della vita?
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L’articolo è stato pubblicato il 5 ottobre 2017 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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