
Vertov, “L’uomo con la macchina da presa”: l’ultima occhiata prima di spegnere
L’uomo con la macchina da presa è decisamente la visuale frontale ma al contempo periferica di un turista, forse, pure trascinato nelle geometrie sequenziali di una sinfonia urbana, colto impreparato dal dinamismo temporale delle nuove metropoli.
L’autore è Dziga Vertov, regista sovietico che sulle rotaie teoriche tracciate a fondo da Ėjzenštejn posiziona una macchina da presa, curandosi poco o nulla della pericolosità di questo genere di inserzioni: devia il tragitto del padre ideologico del montaggio parallelo verso una diversa concentrazione delle riflessioni cinematografiche sul ruolo dello spettatore, certo colpito dalla pellicola, ma non ingabbiato in doveri politico-ideologici.
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L’articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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