
Esiste un’intera soap opera girata dentro gli store IKEA, all’insaputa di IKEA
Si chiama IKEA Heights ed è uno degli esperimenti comedy più interessanti dell’ultima decade. Tra il 2009 e il 2010 alcuni store IKEA, come quello di Burbank, California, sono stati l’inconsapevole teatro di posa per una soap opera girata completamente di nascosto nelle camere da letto, nelle cucine, nei salotti premontati della multinazionale svedese. Artefici di questa follia, con buona pace della fallimentare security IKEA, Paul Bartunek e David Seger, nel ruolo di produttori e showrunner di questo piccolo scherzo in 7 episodi. I due filmmaker di Los Angeles hanno guidato il cast nei meandri degli enormi store, riuscendo a eludere la sorveglianza e girare in quasi tranquillità una vera e propria soap opera fatta di colpi di scena, relazioni di coppia, omicidi e perfino scene di sesso. Se il personale IKEA è ormai abituato ai tanti casi di intrusione notturna nei suoi store (chi non sogna di passare una notte dormendo su UTÅKER e fare colazione con mele verdi di plastica?), certo la sorpresa in questo caso dev’essere stata grande.

«Dopo che la stampa ebbe informato IKEA di quello che stavamo facendo, le riprese degli ultimi episodi si sono fatte interessanti! Ci venne riferito che avevano le foto dei nostri personaggi nell’ufficio della sorveglianza. Quindi è stato molto divertente», ha dichiarato Whitney Avalon su Reddit, all’epoca sconosciuta e poi diventata stella di YouTube con la sua Princess Rap Battle, oltre che attrice, tra le altre, per The Big Bang Theory e Jane The Virgin. La soap, creata per Channel 101, non ha fatto solo la fortuna della Avalon, ma ha anche visto protagonisti attori oggi affermati e all’epoca così poco noti da poter girare indisturbati nei settori degli store IKEA: parlo di Randall Park, il Kim Jong-un di The Interview (Evan Goldberg e Seth Roger, 2014) e Matt Braunger, noto soprattutto come specialista della stand-up comedy.

«Il primo episodio l’abbiamo girato in circa tre ore, credo, poi ce ne siamo andati in macchina e nessuno ci ha minimamente rivolto la parola. Finalmente durante le riprese del terzo episodio si sono accorti di noi, così decidemmo di girare il quarto episodio in piano sequenza, con un solo take», ha raccontato David Seger. Cast, registi e sceneggiatori raccontano di come i giornali avessero diffuso la notizia e reso la troupe famosa tra clienti, impiegati e dirigenti di IKEA, che in qualche modo diventa l’antagonista dei veri protagonisti, i filmmaker. Quasi meta-cinema, insomma.

«Lo show era diventato così popolare, anche tra i dipendenti, che alcuni ci fermavano per dirci ‘ragazzi, adoriamo lo show, però non potreste davvero restare qua’», ricorda Randall Park nel documentario dedicato allo show, che è reperibile online e può essere il passatempo perfetto mentre fate la coda alle casse…di IKEA.
Non vi resta che imbarcarvi in questo piccolo folle viaggio tra armadi e cucine dai nomi alquanto oscuri. Till nästa (alla prossima).
Clicca qui per vedere il mini-documentario di Channel 101 sulla soap opera IKEA Heights.
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