
#PFF2019 – Wash Me
English version below.
Per quest’edizione Birdmen è media-partner del Pentedattilo Film Festival, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge a Pentedattilo (Reggio Calabria) dal 19 al 22 settembre. Qui le nostre recensioni in anteprima. Una selezione di sei elementi della redazione comporrà la giuria per la Sezione Thriller. Leggi cosa è successo durante l’edizione precedente!
Se un giorno come tanti altri, ma un po’ più strano del solito, dopo un’estenuante giornata di lavoro in ufficio, vi capitasse di vedere la vostra Dacia Duster comunicare con voi, cosa fareste? Il minimo sarebbe rimanere increduli come il protagonista di Wash Me (2019), cortometraggio Thriller di Francesco Prisco; l’espressione sul vostro volto, allora, potrebbe assomigliare a questa:
Tutto parte da quella che sembra la più comune delle burle: la scritta “LAVAMI” su una Duster nera così sporca e impolverata da far pensare di essere su uno sterrato più che in un autosilo cittadino. Lo scherzo non si interrompe qui, ma prosegue inspiegabilmente e si complica sempre di più. Chi è a eseguire le scritte? Come possono materializzarsi frasi allocutive e allusive del tipo “PERCHÉ NON HAI PULITO?” oppure “COME LO CANCELLI IL SANGUE?” se il parcheggio è deserto?
Sembra, insomma, che la macchina si diverta a fare degli scherzi non così divertenti al suo proprietario. La Duster nera diventa improvvisamente una presenza piuttosto inquietante che aleggia come se fosse animata – simile in questo, complice anche il colore nero, alla Lincoln Continental Mark 3, l’auto indemoniata del film La macchina nera (1977). Come se non bastasse, la Duster si fa portavoce di un’allucinazione, diventando una specie di proiettore dell’incubo: assistiamo, così, allo sdoppiamento del protagonista che rivive – e, intanto, osserva – il trauma del passato senza poter cambiare niente.
La regia prende saggiamente le mosse da un realismo quotidiano e quasi comico, passa in pochi secondi al suo controcampo surreale e inquietante, per poi ripetere lo stesso movimento fino all’ultimo fotogramma del cortometraggio. Il ritmo di questi 8′ è perfettamente orchestrato e si sviluppa alternando accumuli di tensione a successivi allentamenti. Una parentesi estremamente comica, infatti, smorza immediatamente il picco di tensione suscitato dall’incubo (si veda la scena della pulizia delle scritte e dello scambio equivoco dell’auto), per poi sviluppare nuovamente un crescendo inesorabile di angoscia. Notevole è la recitazione di Massimiliano Gallo, che permette di leggere tutto lo spettro emotivo che caratterizza il sottotesto del personaggio. Sul suo personaggio e sulla macchina, infatti, è incentrato tutto ciò che accade; ma queste sono davvero due entità così distinte tra loro?
Il nero e lo sporco sono tanto attributi fisici dell’automobile quanto metaforici della coscienza dell’uomo (da notare che il nome parlante Duster rimanda al campo semantico della polvere e all’atto di spolverare). Cos’altro sarebbe la macchina se non la materializzazione della coscienza stessa, con tanto di ritorno del rimosso e senso di colpa? È in questo luogo, fisico e metafisico al contempo, che il protagonista rimane letteralmente intrappolato e soffocato. Nel finale il Comico emerge nuovamente a mascherare il Tragico, rendendolo così ancora più ambiguo. Quel “PERDONAMI”, apparso sul lunotto della macchina in conclusione della vicenda, è la beffa della Coscienza, della Vita e del Destino ai danni del protagonista; una beffa ordita nei minimi dettagli e marcata con gioviale ironia dalla radio che trasmette la canzone di Frustaci e Galdieri Tu solamente tu:
«Solo tu, non ritorni più.»
Wash Me by Francesco Prisco
With this edition Birdmen is media-partner of Pentedattilo Film Festival, the international short movie festival held in Pentedattilo (Reggio Calabria) from Sept. 19th to Sept. 22nd. Here is the preview of our reviews. Six of our editors will form the jury of the Thriller section. Read what’s happened last year!
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