
Il vento nuovo da Taiwan: “Millennium Mambo”
Se negli anni ottanta il Cinema giapponese non aveva bisogno di presentazioni, e se, in Cina, Terra Gialla (1984), di Chen Kaige, tracciava idealmente la linea di partenza per l’avvento di un nuovo Cinema poetico dai tempi lontani di Ruan Lingyu, nella vicina isola di Taiwan, al contrario, risultava necessario lo stimolo indotto soltanto nel 1982 dalla fondazione di un archivio di cinematografia nazionale per avviare un’inedita fioritura della Settima Arte. In un contesto giovane e in cerca di autenticazione come quello taiwanese, il contributo più determinante giunge tutt’insieme dai risultati folgoranti dell’imponente produzione di Hou Hsiao-Hsien. Figura geniale e influenzata dall’emulazione del rigore di Ozu, Hou ha calamitato attorno a sé le attenzioni di quel pubblico internazionale di eletti che ha visto in lui il grande classicista del suo tempo.
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L’articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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