
XXXVIII Torino Film Festival | Sarà un (web) festival?
La 38esima edizione del Torino Film Festival si farà, e con buone probabilità a casa di ognuno di noi. Il neodirettore del festival Stefano Francia di Celle ha annunciato le novità dell’edizione 2020 che si terrà dal 20 al 28 novembre. La più importante è quella che riguarda le modalità di svolgimento: «è sul tavolo un progetto per un Torino Film Festival sul web. Questo è il piano A: si sta lavorando una edizione digitale che possa rimanere per sempre negli anni a venire e che rispetti tutte le categorie professionali impegnate nella filiera: produttori, distributori ed esercenti».
Ieri sera ai microfoni di Steve della Casa e Alessandro Boschi della trasmissione Hollywood Party di Rai Radio 3, il presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino Enzo Ghigo ha aggiunto: «Accogliamo con favore le proposte e sosteniamo i professionisti impegnati nel team organizzativo. Il Museo, quale ente istituzionale promotore del festival – come tutti gli enti culturali – ha dovuto rivedere la sua programmazione 2020; molte sue iniziative non si faranno, altre stanno cercando di mantenere vivo l’interesse attraverso il web, come EstOvest e CinemAmbiente. Qualora le cose dovessero migliorare e si potesse tornare nei cinema nel prossimo autunno, questo ci fa sperare in una ulteriore possibilità: penso a un Torino Film Festival non solo web, ma a quel punto diffuso che coinvolga oltre al Cinema Massimo e al Reposi anche altre sale cinematografiche della città».
«L’idea è quella di ridurre il numero dei film a concorso, rinforzando le sezioni principali e collaterali» ha continuato il direttore Francia di Celle, illustrando il comitato di selezione composto da Natalia Aspesi, Sofia Nadalini, Rita di Santo, Grazia Paganelli, Federico Bernocchi e dai critici cinematografici Massimo Causo, Giuseppe Gariazzo, annunciando al contempo la nomina di Freda Fateh a vicedirettrice del festival. «Alle sezioni principali del concorso – Torino 38, riservata alle opere prime e seconde internazionali e Tff doc, sezione a cura di Davide Oberto e dedicata ai documentari – si aggiunge fuori concorso la sezione Festa Mobile. Seguono la sezione a cura di Daniele di Cicco aperta ai Cortometraggi Internazionali e nella quale Rai Cinema Channel interviene conferendo un premio al miglior cortometraggio da diffondere in rete, la sezione Mistero – Le stanze di Rol, retrospettiva curata da Emanuela Martini e la sezione Back to life dedicata ai restauri e con una particolare attenzione al cinema del passato».
È vero, il cinema viaggia già da qualche tempo su un doppio binario, e chi lo ama sa cosa e quanto significa viverlo in sala; ma è in arrivo un tempo nuovo in cui anche il modo di festeggiarlo e di rendergli omaggio ci costringe a riflessioni inedite e a soluzioni alternative, almeno nell’immediato.
Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – votata al cinema, alle serie e al teatro (e a tutte le declinazioni dell’audiovisivo). Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna
Aiutaci a sostenere il progetto e ottieni i contenuti Birdmen Premium. Associati a Birdmen Magazine – APS, l‘associazione della rivista