
#PFF19 – O.I.
English version below
Per quest’edizione Birdmen è media-partner del Pentedattilo Film Festival, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge a Pentedattilo (Reggio Calabria) dal 19 al 22 settembre. Qui le nostre recensioni in anteprima. Una selezione di sei elementi della redazione comporrà la giuria per la Sezione Thriller. Leggi cosa è successo durante l’edizione precedente!
O.I. (2018) è un cortometraggio tanto strano quanto geniale, quasi come l’idea che vi è al suo interno. Non sto parlando dell’idea come concept, ma della trama stessa dell’opera: la vita di un uomo viene sconvolta quando una mattina si risveglia con un’idea completamente originale, mai udita prima d’allora. Nel momento in cui la racconta alla moglie, si scopre l’effetto terribile che tale narrazione ha sugli altri essere umani: il loro cervello è sovraccaricato da una novità simile ed esplode, letteralmente. Il regista sudafricano N’cee van Heerden costruisce una storia minimalista, che ha luogo in un tiki-bar dalle atmosfere vagamente oniriche e ci viene svelata per mezzo di flashback. L’interesse dello spettatore viene catturato sin da subito, grazie alla morbosa curiosità derivante dal mistero custodito dal protagonista; la sua idea geniale è al contempo un potere immenso, una possibilità di cambiamento per l’umanità e una maledizione personale.
Le scene del corto in cui avviene il climax culminante, che non si risparmiano in quanto a violenza e gore, sono evidenziate alla perfezione da un montaggio serrato e un sonoro carico di enfasi. Tuttavia, la carica shockante di ciò che è mostrato viene stemperata dalla vena grottesca e macabramente ironica che attraversa tutto l’intreccio e costituisce i personaggi stessi. Il risultato finale è quello di un’opera deliziosa tanto per messa in scena che per la sua capacità di stimolare la mente dello spettatore in pochissimi minuti.
O.I. by N’cee van Heerden
With this edition Birdmen is media-partner of Pentedattilo Film Festival, the international short movie festival held in Pentedattilo (Reggio Calabria) from Sept. 19th to Sept. 22nd. Here is the preview of our reviews. Six of our editors will form the jury of the Thriller section. Read what’s appened last year!
O.I. (2018) is a weird but ingenious short movie, almost as ingenious as the idea that it contains. I’m not talking about the idea that it containst as a concept, but about the plotline itself: a man’s life is shattered when he wakes up one morning with a completely original, unheard idea. In the very moment in which he tells it to his wife, he discovers the terrible effect the narration has on other human beings: their brain is overloaded and it literally explodes. The South African director N’cee van Heerden creates a minimalist story, that takes place in an almost dreamlike tiki-bar and is revealed to us mostly through flashbacks.
The audience’s interest is immediately caught thanks to the curiosity induced by the mistery of the protagonist; his terrible idea is, at the same time, an immense power tool, a possibility of change for humanity and a personal curse. The climaxing scenes are all quite violent and gory, but incredibly well-crafted thanks to a perfect use of sound-editing. However, the aforementioned shocking violence is diluted by a consistent use of a grotesque, macabre and ironic tone, which pervades the whole story and the characters themselves. The final result is a small gem both for the setting and crafting and for its capacity of stimulating the viewer’s imagination in just fifteen minutes.
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