
Il programma di giovedì 19 • EX|ART Film Festival – 2ª edizione
La prima edizione dell’EX|ART Film Festival (Pavia, 25 – 28 settembre 2018), incentrata sulla documentazione dell’esperienza artistica, ha visto la partecipazione di più di 2000 film, giunti da tutto il Mondo. Quest’anno il Festival a concorso internazionale prende una pausa. In concomitanza e in simbiosi con la terza edizione dell’International Summer School d’alta formazione “La cura della memoria”, l’EAFF propone una serie di attività culturali che hanno luogo, come sempre, nella cornice del Cineteatro Cesare Volta di Pavia (da lunedì 16 a giovedì 19 settembre 2019): quattro giorni d’incontri con autori, spettacoli, presentazioni e proiezioni cinematografiche ad ingresso gratuito. Nasce lo “Spazio EX|ART”. Clicca qui per scoprire il programma completo del Festival. Di seguito, il programma della giornata di giovedì 19 settembre.
16:00 | Master class intorno a Performance, politica e memoria culturale, di Diana Taylor (New York University): converseranno con l’autrice Fabrizio Deriu (Università di Teramo) e Annalisa Sacchi (Università Iuav di Venezia)
18:00 | Proiezione – presentata dalla Redazione di «Birdmen Magazine» – di La casa sul mare (R. Guédiguian, 2017)
Il volume si compone di una selezione di saggi di Diana Taylor, tra i più noti e apprezzati esponenti dei contemporanei Performance Studies. Per la prima volta resi disponibili in traduzione italiana e organizzati intorno al binomio teorico per cui Taylor è conosciuta anche al di fuori dei confini del mondo accademico anglosassone, vale a dire la diade archivio e repertorio, questi scritti rendono conto sia dei diversi interessi teorico-critici dell’autrice che delle molte facce della sua attività. Nonostante i suoi studi siano concentrati prevalentemente sull’universo Latino Americano, ciò nondimeno offrono un contributo decisivo, in prospettiva metodologica, critica e storiografica, alla dimostrazione del ruolo vitale che le performance giocano nella trasmissione della memoria, nella formazione dell’identità culturale e nell’azione politica.
In dialogo con Diana Taylor: Fabrizio Deriu (Università di Teramo) e Annalisa Sacchi (Università Iuav di Venezia).
Diana Taylor è University professor di Performance Studies e Spagnolo all’Università di New York. Molti dei suoi volumi sono stati premiati dalla critica: tra di essi Theatre of Crisis (1991), Disappearing Acts (1997), The Archive and the Repertoire (2003) e Performance (2016). Il suo ultimo libro, ¡Presente! The Politics of Presence, è in pubblicazione per la Duke University Press. Taylor è direttrice e co-fondatrice dell’Hemispheric Institute of Performance and Politics. Nel 2017 è stata Presidente della Modern Language Association, e nel 2018 è stata ammessa nell’American Academy of Arts and Sciences.
Con La casa sul mare, Guèdiguian pone l’attenzione sugli sguardi. Da volgere al passato, e da volgere al futuro. Questo studio degli sguardi consente allo spettatore di cogliere il carattere e il passato dei protagonisti, e ai protagonisti stessi di curare la propria memoria. Essi, infatti, ci fanno capire di aver trascurato per troppo tempo le loro memorie, e ora è necessario ripristinarle. Anche se sarà un percorso doloroso. Con il padre in fin di vita, è necessario prendere delle decisioni importanti, drastiche. Ognuno dei tre fratelli ha il suo pezzo di memoria danneggiata da avvenimenti nefasti. E la disquisizione politica sembra essere una causa di queste rotture. Ora non c’è più tempo per la politica. I tre, tutti intorno alla sessantina, si trovano in una fase di senilità embrionale, eppure ancora responsabili di scelte che non vorrebbero mai dover prendere. Si configura così un’atmosfera familiare sempre più emblematica del cinema di Guèdiguian, nella quale troverà spazio un doloroso percorso attraverso gli sguardi riflessivi – cioè all’indietro, verso il passato – dei tre protagonisti. E il supporto che tutti si scambieranno reciprocamente e amorevolmente sarà uno dei primi doveri a cui adempiere.
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