
#ShortForm – 2 • Una sitcom quality? “Young Sheldon”
#ShortForm • La rubrica, curata da Nicolò Villani, sulla serialità televisiva. 2ª puntata. “Young Sheldon”, di Chuck Lorre e Steven Molaro. Clicca qui per scoprire tutti gli articoli.
Massimo esempio di formato a episodi, la sitcom è considerata la tipologia seriale più adatta alla tv generalista, facilmente incasellabile nei palinsesti e vendibile a ogni tipo di pubblico grazie alla sua connotazione prevalentemente comica, molto vicina all’attualità e caratterizzata da personaggi e situazioni per lo più sterotipici. Storicamente, la sitcom ha preferito un forte uso delle trame verticali, prediligendo le componenti antologiche di ogni episodio rispetto alle trame orizzontali dipanate durante le stagioni, molto spesso pensate unicamente come “contenitori” per esportare e vendere un intero pacchetto di episodi.
Nonostante sia un genere (e un formato) prevalentemente pensato per il facile commercio, anche la sitcom ha subito, nel tempo, un’evoluzione, portando a una maggior definizione della durata delle stagioni (dai 22 ai 25 episodi) e a una sempre più ricercata cura per le trame orizzontali e la crescita dei personaggi. Nonostante ciò, il genere sembra ancora distante dal far nascere prodotti comunemente ritenuti “di qualità” (o quality); oltre ai limiti intrinseci del genere (che di per sé non sono così invalicabili), si può pensare che questa difficoltà derivi dal già citato ancoramento della sitcom all’attualità in cui è prodotta, tanto da farla scadere nell’inattuale una volta trascorso del tempo dalla sua conclusione. Nell’arco dei prodotti più recenti vi è, però, una serie comedyche a tutti gli effetti può incasellarsi nella categoria di TV di qualità: Young Sheldon; come vedremo, l’uso intelligente del formato a episodi incide fortemente sulla qualifica di questa serie come quality. Spin-off della celebre The Big Bang Theory(CBS, 2007 – in corso), Young Sheldon racconta alcuni episodi dell’infanzia di Sheldon Cooper, il personaggio più amato della serie originale.
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L’articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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